Premesse

Il presente progetto di innovazione sociale risponde alle finalità del tema 3 sull’efficientamento degli edifici storici delle amministrazioni pubbliche, ispirandosi a tre principi generali: la replicabilità, il diritto all’istruzione e l’esigenza di adeguare le strutture scolastiche a canoni Smart di sostenibilità ambientale e sociale.

L’obiettivo del progetto è proporre soluzioni alternative ai gap infrastrutturali degli edifici, coinvolgendo i plessi scolastici di rilievo sul territorio nazionale nel processo di innovazione, trasformandoli in #openlaboratory di soluzioni tecnologicamente avanzate applicate alle strutture e alla qualità della vita degli spazi.

Contenuti

Il progetto si ispira al principio per cui una città che aspira ad essere percepita come smart debba investire nelle nuove generazioni per formare una rinnovata classe dirigente: per questo richiamiamo l’attenzione sull’istruzione.

Per troppo tempo non si è investito nel controllo e nell’empowerment delle strutture – disumanizzanti – che vive, suo malgrado, la popolazione studentesca: elevata qualità progettuale integrata a tecnologia all’avanguardia – sia energetica sia di rifunzionalizzazione e riorganizzazione degli spazi degli edifici, dalla riqualificazione dei cortili con orti botanici all’utilizzo della domotica – rappresentano il volano per un’istruzione che coinvolga indirettamente gli studenti nella loro socialità.

L’esigenza dell’intera popolazione di aumentare la qualità dell’istruzione non passa attraverso la razionalizzazione, ma attraverso l’investimento mediante strumenti di crowdfunding che permettano l’investimento a tasso agevolato attraverso gli istituti di credito locali da parte dei cittadini quali parte di una comunità, permettendo loro di monitorare digitalmente l’investimento fatto, attraverso una fondamentale struttura #opendata che metta in rete esperienze e risultati. Il cambiamento deve partire dalla ricerca di un #openstudy che sia superamento delle discriminazioni territoriali, garantendo l’accesso all’informazione per fornire a tutti le medesime condizioni di partenza, trasformando ciascuno in “Faber suae quisque fortunae”.

L’annullamento delle distanze fisiche attraverso l’e-learning  l’utilizzo di LIM, tablet e fibra ottica (considerando l’orografia italiana) , insieme alle differenze economiche e culturali di ogni alunno è la #sfidadelnuovodomani: lo start-up di un percorso di alfabetizzare tecnologica che coinvolga le nuove generazioni insieme alle famiglie e a tutti gli operatori scolastici – dagli insegnanti al personale ATA – offrendo loro la capability di creare valore aggiunto nell’atto dell’apprendimento potenziando le sensibilità dei discenti.

Infine la realizzazione di un’app dedicata alle PA per il website-monitoring e la gestione dei consumi energetici – gas, acqua, corrente elettrica – renderà snello e meno burocratico il rapporto tra imprese e PA, con quest’ultima che si trasforma da soggetto erogatore a soggetto regolatore.

Risultati

La città smart non è un brand ma un vero e proprio cambio di paradigma che renderà necessaria la connessione tra sistemi fisici e tecnologie digitali: una “liaison” dalla quale dovranno emergere nuove integrazioni sfruttando strumenti  esistenti.

Outcomes:

  • creazione di una start-up;
  • coordinamento unico nell’approccio e nella realizzazione del progetto;
  • controllo del processo attraverso una piattaforma digitale dedicata;
  • nuova sensibilizzazione digitale all’educazione ambientale;
  • adeguamento alla nuova riforma scolastica 5559-5.9.2012 e d.lgs in materia edilizia;
  • mappatura e sviluppo delle linee progettuali come facilitatori nell’approccio partecipato all’accoglimento di finanziamenti europei.

 

Autori

Giacomo Luigi Gaiotti

Andrea Crivelli

Ilaria Sellani

NextPolis